
A digiuno di vittorie da cinque partite, il Gabicce Gradara per acciuffare i playoff – il quinto posto è a -1, il quarto è a -2 – deve accelerare il passo a cominciare dalla prossima partita, la trasferta sul campo della cenerentola Appignanese.
“Dobbiamo trasformare la rabbia per la vittoria sfumata in energia positiva, la squadra ne è consapevole e sono fiducioso che da qui alla fine darà una risposta importante – spiega il tecnico Nicola Capobianco – . Sono fiducioso perché siamo vivi, le prestazioni non sono mai mancate, abbiamo creato occasioni segnando purtroppo col contagocce. Contro il Tavullia Valfoglia avevamo la partita in pugno, non l’abbiamo chiusa e al 96’ per un malinteso difensivo ed in prima battuta una palla non ben protetta abbiamo subito una rete assurda buttando via due punti. Per questo sono fiducioso, ma è venuto il momento di raccogliere i frutti”.
Sei sconfitte e nove pareggi, ha qualche rammarico?
“I conti non tornano, ci manca qualche punto, ma il passato non macina più e noi dobbiamo guardare avanti e giocarci al meglio le nostre carte che sono intatte. Nel girone di andata, dal match con l’Appignanese in poi, abbiamo raccolto sei vittorie in sette partite, non vedo perché non potremmo ripeterci. Comunque ritengo con il mio staff di aver lavorato bene, il percorso che abbiamo fatto in questa stagione è virtuoso anche sotto il profilo delle prestazioni tanto da raccogliere gli elogi anche degli avversari e andando ancora più indietro, cioè al momento in cui ho preso il timone della squadra, in casa abbiamo subito solo una sconfitta, per mano del Vismara qualche domenica fa. Di natura mi piace sempre mettermi in discussione e assumersi responsabilità come giusto che sia visto che sono l’allenatore, ma ritengo il lavoro mio e dello staff all altezza . SuGli errori individuali posso incidere poco e comunque fanno parte di un percorso di crescita e a fine stagione la società farà le sue valutazioni sullo staff e i giocatori. Ora non ci resta che lavorare ancora più a fondo sui nostri limiti”.